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Nuoto

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    Presente nella civiltà fin dall'età della pietra, quando gli uomini nuotavano nei fiumi e laghi in cerca di cibo, il nuoto ha guadagnato popolarità come sport nel XIX secolo, quando si sono svolte diverse competizioni in Inghilterra. Inizialmente, la tecnica più popolare era rana. Lo sport è presente ai Giochi dalla prima edizione dell'era moderna nel 1896 nella città di Atene, in Grecia. Si è iniziato ad utilizzare le piscine solo nel 1908, a Londra. I primi stili erano libero e rana. Il dorso è entrato nel programma olimpico nel 1904, nella città americana di St. Louis, e la farfalla solo nel 1956, a Melbourne, in Australia. Quest'ultimo stile è sorto dopo che alcuni nuotatori hanno sviluppato una tecnica di sollevare le braccia sopra l'acqua per guadagnare velocità nelle gare rana. Le donne hanno cominciato competere nel nuoto olimpico nel 1912, quando i Giochi si sono svolti a Stoccolma. Da allora, la disciplina è stata presente in tutti i programmi olimpici. Le gare di nuoto coinvolgono velocità, resistenza e forza. Vince chi completa la gara nel minor tempo possibile. Le gare sono suddivise in base alla distanza (50, 100, 200, 400, 800 e 1500 m) e lo stile (stile libero, dorso, rana e farfalla). Così come le singole gare, ci sono le gare di staffetta, con squadre di quattro nuotatori. I partecipanti indossano occhiali speciali, una cuffia e costume da bagno specifici per ridurre la resistenza dell'acqua. Le piscine olimpioniche sono 50 m di lunghezza, 25 m di larghezza e 3 m di profondità. Essi sono suddivisi in dieci corsie, anche se solo otto sono utilizzati. Ogni evento ha una fase di eliminazione, e le otto migliori singoli nuotatori o gruppi che svolgono passare attraverso la fase finale.

    Le quattro specialità olimpiche sono: nuoto, pallanuoto, tuffi e nuoto sincronizzato.

     

    La prima certificazione di un'attività di nuoto in Italia si può far risalire al 1889 quando Romano Guerra fonda l'Associazione Romana di Nuoto: la prima esclusivamente natatoria. Due anni dopo, nel 1891, Achille Santoni darà vita alla Rari Nantes Roma e lancerà, in contatto con appassionati di altre città l'idea dei Cimenti Invernali che nel 1895 vedranno gettarsi nel Naviglio i primi sette storici pionieri di questa disciplina. Le prime piscine di fine secolo a Milano e a Roma almeno in parte aiutano i primi appassionati che continuano, però, a cimentarsi anche nelle acque gelide. Si nuota d'inverno ma si comincia a pensare ad un campionato italiano estivo che Santoni, dopo aver girato l'Italia, organizza nel 1898 sulla distanza del miglio ad Anguillara Sabazia sul Lago di Bracciano. Il 23 maggio 1900 si costituisce definitivamente la FIRN, Federazione Italiana Rari Nantes, che prenderà dimora nella sede della RN Roma e, sempre in quell'anno, ai Giochi Olimpici di Parigi, il milanese Fabio Mainoni, futuro segretario federale, nella resistenza di 4000 metri che farà a rana e Paolo Bussetti sui 200 dorso, saranno i primi nuotatori italiani finalisti olimpici. I campionati italiani dei primi anni del Novecento si svolgono sulle distanze dello stadio (185 metri) e del miglio con edizioni in mare, in lago e in fiume. Poi il programma si allargherà alla staffetta 3x200 per arrivare alle Olimpiadi di Londra 1908 quando la prima squadra azzurra della storia del nuoto gareggia nei 100, 400, 1500 di petto, nei 100 dorso, nei 200 rana ("braccetto" come si dice) e nella staffetta 4x200. Nel 1909 si comincia a parlare di campionati da far disputare nelle piscine (con la striscia sul fondo, si precisa) e nel 1919 a Como, alla ripresa dopo la Guerra, si tenta di chiudere sui quattro lati uno specchio di 100 metri, ma non è così perche i lati sono solo tre e non si possono fare le virate. Ma bisognerà attendere un solo anno perchè in Italia, a Millesimo nell'Alta Val Bormida, venga eretta, sia pure ospitata in un campo sportivo, una piscina di 50x20 con acqua abbastanza profonda per ospitare le prove di tuffi. Ma la prima vera piscina italiana, anche se all'aperto, sarè quella del Centro Educazione Fisica della Farnesina a Roma dove nel 1923 si svolgono i campionati italiani.
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